Il sistema, ha contestato la Procura di Palermo, avrebbe portato al fallimento di una delle due società che aveva accumulato debiti verso l’erario di oltre 22 milioni di euro.
bancarotta
Secondo l’accusa, Gallo avrebbe effettuato “la sottrazione e la distruzione delle scritture contabili, in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e degli affari”
La Guardia di Finanza ha arrestato gli imprenditori Salvatore e Walter Tuttolomondo, ex proprietari della squadra del Palermo, e notificato la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e del divieto di esercitare imprese per un anno a Roberto Bergamo, Tiziano Gabriele e Antonio Atria.
Due condanne e tre assoluzioni sono state disposte dai giudici del Tribunale di Sciacca nel processo, per bancarotta fraudolenta, con indagini scattate a seguito del fallimento di una società, la Tieffe srl, con sede a Menfi.
Per bancarotta fraudolenta patrimoniale in concorso, il Tribunale di Marsala ha condannato a tre anni e otto mesi di carcere Mario Messina Denaro , 65 anni, cugino del boss latitante di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro .
I giudici hanno motivato il provvedimento perché “le esigenze cautelari, in considerazione del decorso del tempo e dell’avanzata fase dibattimentale in corso, sono da ritenersi affievolite”.
Una settantina di ex dipendenti delle diverse aziende dell’imprenditore agrigentino, Giuseppe Burgio, 53 anni, in carcere dal 27 ottobre con l’accusa di avere provocato una bancarotta fraudolenta da 20 milioni di euro, chiedono di costituirsi parte civile contro il loro ex datore di lavoro.
Una nuova inchiesta coinvolge l’imprenditore agrigentino, Giuseppe Burgio, e altri 31 indagati fra bancari, imprenditori e commercialisti. La Procura della Repubblica sta facendo notificare gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari.
La società in amministrazione straordinaria era stata dichiarata insolvente nel 2014. Sequestrati beni per 2,5 milioni
Frattacci scontera’ 3 anni e 6 mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta, reato risalente al dicembre 2006, e commesso a Palermo .
Il pubblico ministero Giacomo Forte ha chiesto la condanna a 4 anni di reclusione per il commerciante agrigentino Mario Altieri e per la madre Vera Adinolfi.
L’assessore regionale all’Economia coinvolto nella vicenda collegata all’istanza di fallimento che la Procura di Palermo ha presentato nei confronti della Pea, una societa’ mista tra aziende del gruppo Falck e l’Amia