La Curatela di Girgenti Acque condannata a pagare oltre 2,5 milioni di euro al “Tre Sorgenti”.
Girgenti Acque
“Un percorso che, finalmente, consente ad Aica la gestione in autonomia del servizio idrico integrato nell’Agrigentino”
“Nessuna sospensione del servizio idrico nell’agrigentino”, assicura la consortile idrica che acquista i rami d’azienda di Girgenti Acque e Hydortecne.
E’ ripreso , davanti al Giudice dell’udienza preliminare Micaela Raimondo il processo “Waterloo” scaturito dalla maxi-inchiesta sulla gestione della società Girgenti acque
Si costituisce parte civile Aica, l’azienda idrica dei comuni agrigentini, all’udienza preliminare scaturita dalla maxi inchiesta “Waterloo”, su un giro di corruzione attorno a “Girgenti Acque”
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento ha notificato ai due ex commissari prefettizi di Girgenti Acque, Gervasio Venuti e Giuseppe Dell’Aira, l’avviso di proroga di indagine per altri 6 mesi.
La Procura di Agrigento ha chiesto il giudizio per 47 imputati nell’ambito dell’inchiesta “Waterloo”, ruotante intorno alla società Girgenti Acque.
La Procura di Agrigento ha chiuso l’inchiesta «Waterloo» che ruota attorno alla figura dell’imprenditore Marco Campione, ex presidente e «dominus» di Girgenti Acque
Ma se Girgenti Acque di fatto non esiste più dal 2018 data da cui l’azienda che gestiva le condotte idriche e i depuratori è stata commissariata dallo stato tramite la prefettura, ad essere denunciati per la MANCATA DEPURAZIONE(Reato penale) saranno anche i commissari ?•
Tra le ipotesi di reato contestate nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Waterloo” a carico della società Girgenti Acque, vi sarebbe anche l’installazione di contatori idrici cinesi e di chiusini fasulli.
L’inchiesta parte dalla Sicilia, ma arriva fin dentro i palazzi romani della politica e non solo. Ci sarebbe la regia di Marco Campione dietro la bocciatura della legge siciliana sull’acqua pubblica.
I signori dell’acqua, come sono stati chiamati dalla procura – hanno creato un danno erariale che però è a carico dei cittadini, che non hanno acqua, non hanno depurazione e pagano bollette ingenti.
C’è anche Gianfranco Miccichè tra gli 84 indagati dell’inchiesta Girgenti Acque. Il presidente dell’Ars, avrebbe ricevuto dal numero uno di Girgenti Acque all’epoca candidato per il partito Forza Italia alle elezioni regionali del 2017
Agrigento: illeciti nella gestione di Girgenti Acque: 8 fermi, 84 indagati e tra questi vi sarebbero personaggi di spicco della politica regionale e nazionale
Al centro della vicenda, la società per azioni Girgenti Acque, gestore unico del servizio idrico integrato della provincia di Agrigento, destinataria di certificazione interdittiva antimafia nel novembre del 2018.
La Gestione Commissariale del S.I.I. ATI AG9 comunica che, nella giornata odierna 17/06/2021, il Consorzio “Tre Sorgenti” ha interrotto la fornitura idrica nei comuni di Castrofilippo, Grotte, Naro e Racalmuto, al fine di effettuare i necessari lavori di manutenzione sull’acquedotto consortile.
Il Partito Democratico agrigentino, tramite il segretario provinciale, Simone Di Paola, e la presidente provinciale Giovanna Iacono, ha scritto una lettera alla presidente dell’Ati, l’Assemblea territoriale idrica di Agrigento, Francesca Valenti, affinchè, dopo il dichiarato fallimento di Girgenti Acque, si proceda con la massima speditezza alla costituzione della Società consortile speciale per l’acqua pubblica
Il Tribunale civile di Palermo ha decretato il fallimento delle società Girgenti Acque e della collegata Hydortecne. In attesa della conclusione delle procedure fallimentari, che interessano circa 28 milioni di euro di debiti
Respinto il decreto ingiuntivo di Girgenti Acque nei confronti del Comune di Racalmuto. Il comune non dovrà pagare al gestore idrico oltre 80 mila euro.
Martedì scorso, come si ricorderà, i Carabinieri del Centro anticrimine natura di Agrigento hanno reso noti gli esiti di alcuni accertamenti relativi al depuratore di Favara, da cui è emerso il malfunzionamento dell’impianto a danno dell’ambiente circostante e del tratto di mare limitrofo.
Un grande passo in avanti per garantire i posti di lavoro dei dipendenti di Girgenti Acque e Hydortecne anche dopo il cambio di gestione con l’Ati attraverso la consortile.