Ascoltata in una stanza adiacente all’aula in cui si trovava l’uomo ha cambiato versione.
maltrattamenti
Il giovane, su disposizione del sostituto procuratore di turno, è stato portato alla Casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo” in attesa dell’udienza di convalida.
Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha condannato a 2 anni e 2 mesi di reclusione, un quarantenne di Agrigento, per le accuse di maltrattamenti, lesioni aggravate e minacce.
Ha maltrattato la compagna di un anno più giovane e in un’occasione l’avrebbe costretta ad avere un rapporto sessuale.
Maltrattamenti alla madre e alla sorella ma anche bastonate al cane.
E’ stato naturalmente attivato l’iter del “codice rosso” per salvaguardare la trentenne.
i carabinieri della stazione di Racalmuto, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Agrigento, hanno arrestato un operaio agricolo trentenne di Grotte.
E’ accusato anche di furto ai danni di una avvocatessa agrigentina e palpeggiamento di seno.
Ossessionato dalla gelosia e dal sospetto che la moglie avesse una relazione con un altro uomo, da tempo controlla il telefono cellulare e gli spostamenti della donna, ma l’ha anche, e più volte, picchiata.
A Palma di Montechiaro, un 41enne è stato arrestato, dai poliziotti del locale Commissariato, perché deve scontare la pena di due anni, e sette mesi di reclusione.
imprenditore agrigentino di 48 anni, accusato di maltrattamenti contro familiari, revenge porn, accesso abusivo a sistema informatico, lesioni personali e sostituzione di persona.
Un trentacinquenne riberese è stato arrestato dai poliziotti del Commissariato di Licata, per i reati di maltrattamenti in famiglia, estorsione e resistenza a Pubblico ufficiale.
I Carabinieri della Compagnia di Canicattì, hanno tratto in arresto un 43enne, già noto alle forze dell’ordine , eseguendo nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari,
Ancora un caso di maltrattamenti in famiglia. Questa volta è avvenuto a Giardina Gallotti, una borgata di Agrigento.
Gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta hanno arrestato un uomo di 29 anni per maltrattamenti contro l’ex convivente.
Una trentacinquenne di origini rumene,domiciliata a Grotte, per oltre un’ora e mezza, ha raccontato in aula al Tribunale di Agrigento , i contenuti delle sue denunce che hanno fatto finire a processo, con le accuse di maltrattamenti, lesioni personali aggravate e minaccia, l’ex convivente Giuseppe Cimino, 58 anni, di Racalmuto.
Era stata già indagata per maltrattamenti in famiglia la madre 23enne del bimbo di 21 mesi morto il 17 agosto scorso nell’ospedale di Modica
I Carabinieri della Compagnia di Sciacca e della Stazione di Sambuca di Sicilia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un cittadino romeno di 31 anni, residente nel centro di Sambuca di Sicilia.
Il Gup del Tribunale di Agrigento Alessandra Vella ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di una preside, e di tre insegnanti di sostegno dell’istituto “Tomasi Lampedusa” di Palma di Montechiaro.
Le minacce, in diverse circostanze sarebbero state finalizzate a costringerla ad abortire. L’episodio più grave nel febbraio del 2018. la donna sarebbe stata scaraventata a terra, mentre teneva il figlio di un anno in braccio, e colpita con un calcio nello stomaco nonostante fosse incinta.
E’ ripreso il processo a carico di un panettiere di 41 anni originario di Grotte accusato di maltrattamenti e stalking nei confronti dell’ex coniuge.