Le squillo il lunedì venivano spostate anche ad Agrigento.
prostituzione
I reati inerenti le sostanze stupefacenti e lo sfruttamento della prostituzione sono stati commessi dal 2006 al 2009 fra Licata e Palma di Montechiaro.
Diciotto anni complessivi di reclusione sono stati comminati ad una donna ed a due imputati, tutti accusati di atti sessuali verso una minorenne.
Gli imputati devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
L’operazione, denominata ‘Sex indoor’, ha portato anche alla chiusura di quattro case in cui si esercitava la prostituzione e bloccato un ‘giro d’affari’ illegale stimato dagli investigatori in circa 130mila euro l’anno.
È una delle più imponenti operazioni antimafia degli ultimi anni.
I Carabinieri della Compagnia di Canicattì, hanno tratto in arresto un 43enne, già noto alle forze dell’ordine , eseguendo nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari,
Tre imprenditori nel settore della moda sono finiti in carcere accusati a vario titolo di violenza sessuale nei confronti di minorenni e induzione alla prostituzione minorile. Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile di Palermo coordinate dalla procura.
Il pubblico ministero Emiliana Busto ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a, due agrigentini e cinque sudamericane, finiti nei guai nel 2014, nell’ambito dell’operazione “Saponara”, ovvero il nome della via, dove gli indagati avevano messo su delle vere e proprie case d’appuntamento.
Il gup del tribunale di Palermo, Ermelinda Marfia, ha condannato a 8 anni di reclusione, per induzione alla prostituzione, la madre della ragazzina di tredici anni che sarebbe stata “venduta” e fatta prostituire dalla stessa donna fra Menfi e Gibellina.
un giro di prostituzione, nell’ambito dell’indagine denominata “Bed & Babies”, ovvero “letto e bimbe”, condotta sul “campo” dalla squadra Mobile di Agrigento.
I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, coordinati da Giovanni Minardi, a conclusione di articolate indagini, hanno scoperto tre “case d’appuntamento” nel centro storico, in via Saponara.
I carabinieri hanno denunciato W.R.S.R., palermitano 49 anni, accusato di favoreggiamento della prostituzione.
Piccole somme, tra i 5 ed i 30 euro, pagate per avere rapporti sessuali con una bimba di appena 9 anni.
tre condanne e quattro assoluzioni nell’ambito del processo scaturito dall’inchiesta “Lenone 2” che ipotizza un’associazione a delinquere dedita allo sfruttamento della prostituzione nel locale “Paradise” di Licata.
La richiesta di condanna nei confronti di sette persone coinvolte nell’inchiesta “Lenone 2” che ipotizza un’associazione a delinquere dedita allo sfruttamento della prostituzione nel locale “Paradise” di Licata.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Chiara Bisso, al termine di una requisitoria puntuale e precisa durata oltre due ore, ha avanzato la richiesta di condanna nei confronti di quattro persone
Sgominata a Palermo una cosca criminale nigeriana, denominata Viking, con base operativa nel quartiere Ballarò ma radicata su tutto il territorio nazionale.
L’operazione si è svolta fra Palermo, Napoli, Dervio (Lecco), Bergamo, concludendosi con l’individuazione e la cattura del capo dell’organizzazione – già rifugiato politico – presso l’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo).
Una madre che faceva prostituire la figlia 13enne in cambio di soldi o altre utilità è stata fermata dalla Polizia nel Ragusano, assieme a quattro ‘clienti’ di età compresa tra i 30 e i 90 anni.
La polizia di Stato sta eseguendo tredici fermi nel corso dell’operazione denominata “No Fly Zone”