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Il padre, esasperato, si rivolge ai poliziotti denunciando il figlio e lanciando un grido di aiuto disperato.
Canicatt’
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La donna si è difesa sostenendo che della droga fossero responsabili due sue collaboratrici domestiche.
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In collaborazione con il comune di Canicattì, che ha promosso l’iniziativa “Livatino nostro contemporaneo”, sulla facciata dell’abitazione della famiglia Livatino è stata accesa, ieri sera, un’installazione luminosa.
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E’ stata trovata in possesso – stando all’accusa formalizzata – di un telefono cellulare che, fra le altre cose, componeva la refurtiva di un colpo messo a segno ai danni di un corriere di Canicattì.
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Il giudice per le indagini preliminare del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto ha archiviato le posizioni di 49 persone coinvolte nella maxi inchiesta che avrebbe dovuto smascherare una banda dedita a compiere truffe, simulando incidenti stradali, in danno di agenzie assicurative.
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Al termine della stagione regolare l’ha spunta il Marsala sul Licata, ai lillibetani è bastato il pareggio ottenuto a Canicattì, partita finita 1-1, per festeggiare il suo ritorno in Serie D. Ai biancorossi il rammarico per avere buttato via punti preziosi, nelle altre uscite e , alla fine, rimane fuori dai play-off.
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Il gup Alfonso Malato, ha emesso l’ordinanza con cui formalmente lo ammette al rito, nel frattempo ha rigettato la richiesta della difesa di concedergli gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.
Canicattì i poliziotti del locale Commissariato hanno arrestato un operaio di 30 anni, di Canicattì, già sottoposto al regime preventivo e cautelare dell’obbligo di dimora.
Migliaia di pezzi di diverse centinaia di articoli sono stati sequestrati nelle ultime ore dal personale della Tenenza della Guardia di Finanza di Canicattì nei comuni di competenza territoriale in diversi negozi gestiti da commercianti cinesi.
Diventa definitiva l’assoluzione decisa in Appello, dopo sentenza di rinvio della Cassazione, per Vincenzo Leone imprenditore di Canicattì (Ag) coinvolto nel 2008 nell’inchiesta “Agorà”, con l’accusa di essere contiguo alle famiglie mafiose di Canicattì e dell’Agrigentino.
A Canicattì i Carabinieri hanno arrestato, in flagranza di reato, un romeno di 49 anni, Adrian Daraban, che, per futili motivi, ha sferrato una coltellata, con un coltello a serramanico, ad un connazionale, soccorso poi in Ospedale.
Undici lavoratori in nero sono stati scoperti dal nucleo ispettorato del lavoro in un’azienda che si occupa di commercializzazione di prodotti agricoli a Canicattì (Ag).
Due scosse di terremoto di magnitudo 2.1 con coordinate geografiche ad una profondità di 29 km sono state registrate tra Canicattì, Campobello di Licata e Ravanusa alle 19:47:24 e poi alle 21:47:24 di ieri dalla sala Sismica INGV di Roma.
La notte scorsa a Canicattì (Agrigento) qualcuno ha collocato uno pneumatico davanti al portone d’ingresso dell’abitazione di un imprenditore edile, in via Togliatti, appiccando il fuoco.
Momenti di panico sono stati vissuti a Canicattì a causa di una spiacevole disavventura vissuta da una bambina di 10 anni che è stata morsa da una biscia d’acqua mentre stava giocando all’interno della campagna di un parente.
Un furto è stato messo a segno ai danni di un deposito della Dedalo Ambiente, di Canicattì.
E’ stata molto partecipata la conferenza stampa che si è svolta ieri pomeriggio al bar Creme Caramel di Canicattì. Ufficializzata la nascita del nuovo importante FARO alla presenza del coordinatore regionale, Denis Sottile e del coordinatore provinciale, Giuseppe Milano.
Aveva deciso di togliersi la vita stringendosi una cintura al collo, ma è stato salvato dai carabinieri.
Le accuse a vario titolo erano di falsi bilanci per occultare perdite finanziarie in danno di soci o risparmiatori e incarichi a familiari ostacolando gli organismi di controllo.
Una violenta rapina è stata commessa nei giorni scorsi ai danni di una coppia di anziani fratelli che vivono insieme in un’abitazione in via Gaeta, nei pressi della stazione ferroviaria di Canicattì. Ad avere la peggio è stata la donna, ultraottantenne, che è stata malmenata dal ladro a causa del rifiuto della stessa di consegnare il denaro custodito in casa.
L’assessorato regionale ai Beni Culturali ha decretato il vincolo storico e culturale dell’immobile in cui a Canicattì ha vissuto il giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990.