Sammartino è accusato di corruzione nell’inchiesta Pandora
interrogatorio
Ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere
Ha scelto la strada del silenzio anche Francesco Caramazza, il cinquantunenne di Favara arrestato la scorsa settimana nell’operazione antimafia che ha smantellato il mandamento mafioso di Burgio e Lucca Sicula.
E’ stato rinviato a domani l’interrogatorio di convalida del fermo di Omar Edgar Nedelkov, il rumeno 24enne accusato del duplice omicidio di Delia Zarniscu, 58 anni e Maria Rus, 54 anni, massacrate nelle loro abitazioni, distanti 150 metri, nel centro storico di Naro.
L’ex senatore, che si è mostrato sereno e collaborativo, dunque ha ammesso di avere acquistato la droga dall’amico sostenendo, però, che Di Ferro non è uno spacciatore e che quindi si sarebbe limitato a fare da tramite
Si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti al gip Alfredo Montalto Rosalia Messina Denaro, sorella del boss Matteo Messina Denaro arrestata venerdì per associazione mafiosa.
Sarà sentita lunedì nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip, nel carcere di Pagliarelli, Rosalia Messina Denaro, sorella del capomafia di Castelvetrano Matteo, arrestata per associazione mafiosa.
“Non sapevo che fosse Matteo Messina Denaro, solo un pazzo avrebbe potuto accompagnarlo sapendo che si trattava del boss”.
La donna, che da ieri mattina si trova in carcere, ha confermato, davanti al sostituto procuratore Eleonora Sciorella, di aver colpito Cristian Favara, 45enne, “durante una lite”.
“Mi sono solo occupata di vicende professionali, al massimo ho fatto delle battute infelici e quei rapporti e quegli incontri nel mio studio sono legati alla relazione col mio compagno”. Si difende così l’avvocato di Canicattì Angela Porcello, fermata dai carabinieri con l’accusa di associazione mafiosa.
La commercialista Graziella Falzone, 53 anni, posta agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione “Malebranche”, relativa al crac del gruppo Pelonero, per oltre due ore ha risposto alle domande del gip Luisa Turco e dei pm Paola Vetro e Alessandra Russo, presenti all’interrogatorio di garanzia.
La deputata di Italia Viva Giusy Occhionero non si è presentata in procura davanti ai magistrati che l’avevano convocata per un interrogatorio dopo averla iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di falso documentale.
La comandante della Sea Watch 3, Carola Rackete, è arrivata in Procura ad Agrigento per un nuovo interrogatorio, nell’ambito del primo fascicolo d’inchiesta aperto a suo carico: quello per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e disobbedienza a nave da guerra.
Carola Rackete dovrà passare almeno un’altra notte agli arresti domiciliari. Dopo un interrogatorio durato due ore e mezza, la giudice per le indagini preliminari di Agrigento Alessandra Vella si è riservata la sua decisione che notificherà solo domattina.
Oggi pomeriggio la comandante Carola davanti al gip. Il pm chiede il divieto di dimora ad Agrigento. L’accusa sollecita la convalida dell’arresto.
Orazio Rosario Cavallaro ha respinto ogni accusa e, in riferimento al giubbotto che gli è stato sequestrato – lavato con candeggina ma su cui sono state scoperte tracce di sangue di Carità – ha risposto: “Il giubbotto me lo ha regalato la Caritas”.
Si è svolto, innanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale, l’interrogatorio di garanzia a carico di Daniele Fragapane, 33 anni, di Santa Elisabetta, appena arrestato in Belgio nell’ambito dell’inchiesta antimafia cosiddetta “Montagna”.
Antonello Montante, ex leader di Confindustria Sicilia, ai domiciliari per associazione per delinquere e corruzione, al Gip di Caltanissetta nega l’accusa di avere creato una rete di ‘spie’ per raccogliere informazioni a scopo personale. L’interrogatorio è riportato dal quotidiano La Sicilia.
E’ durato 7 ore l’interrogatorio dell’ex Presidente di Sicindustria, Antonello Montante davanti al Gip. E’ caccia all’archivio segreto.
L’imprenditore Fabrizio La Gaipa, 42 anni, titolare dell’hotel Costazzurra, finito martedì agli arresti domiciliari, questa mattina si è difeso davanti al gip Stefano Zammuto durante l’interrogatorio di garanzia e ha respinto le accuse.
Il primario di Ginecologia all’ospedale “Villa Sofia” a Palermo, Bagio Adile tramite i suoi difensori rivela che il primo rapporto sessuale con la ragazza è stato consenziente.